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Newsletter Aprile 2011 |
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Primo sotto analisi, il Konnexion sviluppato da DomoticaLabs. Konnexion è un software di supervisione legato ad una licenza hardware. In sostanza si acquista un server che incorpora il software di supervisione. Il server include, oltre ad un sistema operativo Linux, quindi molto stabile e sicuro, i driver di comunicazione con l'impianto di domotica. In questo caso parliamo esclusivamente di protocollo Konnex. |
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Il sistema è web based. Significa che tutta la supervisione avviene via browser, per esempio Internet Explorer o Firefox, collegandosi alle pagine web generate dal server Konnexion. |
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Konnexion include diversi plug in, sia hardware che software, con la possibilità di integrare nella supervisione diversi mondi, per esempio antifurto o videosorveglianza. Un punto al sistema va dato senz'altro per la semplicità (una volta entrati nel meccanismo) con cui il cliente finale può impostare e reimpostare scenari, timer ed altre funzioni in totale autonomia. |
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La parte grafica non è proprio il massimo e personalmente trovo le icone standard decisamente migliorabili. Inoltre la soluzione web based se da un lato ha i vantaggi sopra elencati, dall'altro comporta una maggiore lentezza di funzionamento ed una totale dipendenza del funzionamento del sistema dalla rete LAN. Motivi per cui, personalmente, non utilizzerei una soluzione del genere per un edificio, ad esempio un centro commerciale o un grande albergo. Resta però una soluzione valida in ambito domestico e nel piccolo terziario. C'è da aggiungere che il server è piccolo, non rumoroso e sicuro, tutte qualità che ne rendono un ottimo candidato per una installazione domestica. Simile al Konnexion il server proposto da ErgoSolution per la supervisione su Konnex. Si tratta infatti sempre di una soluzione client-server, ma in questo caso si scarica un applicativo nel touch client senza bisogno di utilizzare il browser. La soluzione rende il sistema molto più veloce. Anche nel caso dell'ErgoServer esistono numerosi plug in per integrare nella supervisione altri mondi, come antintrusione e videsorveglianza. In questo caso troviamo in più una interfaccia integrata per il DMX e per il MODBUS. Considerando che sempre più spesso abbiamo la necessità, anche in ambito domestico, di integrare sistemi complessi, soprattutto per la climatizzazione, questa opzione non è da poco. Si pensi che, la dove sia da prevedere un interfacciamento con il ModBus, con l'ErgoServer si vanno a risparmiare almeno 1'000€ solo di interfacce, rendendolo in questo modo molto competitivo. Non da meno è l'interfaccia DMX, sempre più utilizzata anche in ambito domestico per il controllo dei Led RGB (cambiacolori). L'ErgoServer è basato su linux, per garantire la massima affidabilità nel tempo. Per quanto riguarda la grafica l'ErgoServer è molto più moderno. Le icone sono semplici ed eleganti, forse proprio perché il software è stato sviluppato più di recente, mentre il konnexion viene da lontano. Di contro Konnexion può vantare una storia più lunga e un maggior numero di installazioni.
Tutt'altra cosa il PS100 di PSAuto. In questo caso si tratta di un puro software di supervisione basato su windows. Il PS100 non viene venduto insieme ad un server hardware. Può essere installato su qualsiasi PC o touch screen. Lo stesso touch diventa poi un web server per il controllo dell'impianto a distanza. |
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Mentre Konnexion ed ErgoServer nascono principalmente per impianti Konnex, il PS100 supporta i driver per la maggior parte dei bus di campo, dall'SCS di bTicnio (ovviamente via webserver bTcinio e OpenWebNet, trattandosi di un protocollo proprietario), al LonWork al Konnex. Pagando una licenza per ogni macchina connessa, senza lo schema client-server, il sistema dialoga direttamente con il bus, il che garantisce una velocità di esecuzione senza pari. La grafica è discreta, ma comunque personalizzabile. Il PS100 è facile da programmare ed anche da riconfigurare direttamente dal cliente. Un'ottima soluzione, con qualche difficoltà in più rispetto alle altre nella gestione da più punti di comando. C'è da dire poi che, in assenza di un reale supporto Hardware, l'integrazione con altri sistemi, sempre possibile, resta appannaggio esclusivo di System Integrator di grande competenza professionale. |
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Tre sistemi quindi, tre filosofie per realizzare dei sistemi di supervisione e controllo, tra i quali come al solito scegliere in base alle effettive esigenze del cliente finale ed alle caratteristiche specifiche ed uniche dell'impianto.
Luca Ricci |
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Domotica X-10 |
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X-10 è uno dei primi protocolli di domotica usciti sul mercato. Nasce nel lontano 1974, frutto di un'idea semplice ed efficace: un sistema di domotica “fai da te”, semplice da programmare ed economico. Una decina di anni fa è poi scaduto il brevetto, quindi i prodotti a standard X-10 sono diventati ancora più competitivi. Attualmente il principale produttore europeo è la Marmitek, commercializzata dalla Belga QuixMultimedia. Negli USA X-10 è il protocollo di domotica più diffuso con oltre un milione di installazioni realizzate. Molti componenti si vendono online ed è facile acquistarli e programmarli praticamente per chiunque, purché con un minimo di pazienza. Le funzioni più evolute richiedono poi l'intervento di un system integrator, anche se in Italia pochi conoscono il sistema. Sempre in Italia X-10 è stato utilizzato come protocollo da SistemaCasa per il proprio sistema di domotica, che ha poi come fulcro un software di gestione integrato con Windows Media Center. Da sottolineare che esistono una molteplicità di applicazioni gratuite per la gestione della domotica X-10, come l'HomeSeer o l'X-10 Commander, per il controllo da iPhone/iPad. X-10 è un sistema semplice, adatto a piccole applicazioni. L'ideale quando si vuole realizzare l'automazione di una sola stanza con poca spesa. D'altro canto ci vuole un po' di sforzo per annoverarlo tra i sistemi di domotica vera. DESCRIZIONE DEL SISTEMA: Il protocollo è sostanzialmente semplice. La comunicazione è costituita fondamentalmente da 3 pacchetti di 4 bit. Il primo identifica l'indirizzo di ambiente, il secondo l'indirizzo del dispositivo ed il terzo il comando. E' evidente quindi che X-10 è limitato a piccoli impianti, dove il numero complessivo di dispositivi installati non supera i 255 componenti e dove i comandi possibili sono solo on/off, su/giù e altre poche funzioni di gruppo. Il supervisore, sia esso un touch screen o un server, comunica con l'impianto via seriale. I dispositivi client dialogano con il server su rete LAN, ed il server trasmette i comandi. Le comunicazioni sono piuttosto semplici, quindi non è richiesta una grossa potenza di calcolo. Come server può essere adottato un qualsiasi PC anche di piccole dimensioni. Il catalogo di prodotti X-10 sul mercato è limitato. Le funzioni si limitano sostanzialmente a luci e tapparelle. I modelli di cronotermostato disponibili sono pochi e il controllo clima è limitato a normali radianti. Il controllo di un fan coil è da escludere e tanto meno un canalizzato. Il costo dei componenti non teme confronti, con una quarantina di euro vi portate a casa un attuatore dimmer da 400W. L'integrazione dei componenti audio e audio-video è limitata alla possibilità di utilizzare un unico supervisore, generalmente in grado di acquisire e riprodurre i segnali infrarossi. La programmazione è veramente banale. Ogni componente dispone di due rotelline che servono per dare al dispositivo il suo indirizzo univoco. Il comando dovrà essere impostato con lo stesso indirizzo. In alcuni casi, per esempio per usare dei pulsanti di una qualsiasi serie civile, è necessario premere un tasto di programmazione e poi inviare il comando relativo all'indirizzo da impostare più volte ripetutamente. Una volta che il dispositivo ha acquisito l'indirizzo il resto viene da se. La possibilità di impostare scenari è limitata al generale on/off luci e tapparelle. Scenari più complessi possono comunque essere impostati sul supervisore, che resta un componente necessario in un impianto X-10. VALUTAZIONE: Punteggi: LIVELLO DI INTEGRAZIONE
COSTO AFFIDABILITÀ
FLESSIBILITÀ DI PROGRAMMAZIONE ED ESPANDIBILITÀ È facile aggiungere componenti su un impianto X-10, anche perché non c'è bisogno di stendere ulteriori cavi. Il numero massimo di componenti resta comunque limitato a 254.
AMBITO ELETTIVO DI APPLICAZIONE LA PAGELLA DI X-10 Luca Ricci Condividi |
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