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Newsletter Dicembre 2009 |
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Da Dicembre 2009 ClicHome ha aderito al programma SONOS STORE ALIVE.
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Future Automation è un'azienda britannica unica nel suo genere. Composta da ingegneri di fama internazionale, realizza da oltre 10 anni sistemi di staffaggio per apparati audiovideo. Oltre ad un'ampia gamma di prodotti, in grado di soddisfare praticamente qualsiasi esigenza di installazione, Future Automation realizza sistemi di automazione personalizzati sulle esigenze di ogni cliente, sulle specifiche di Custom Installer come la ClicHome.
Questo mese presentiamo i prodotti della linea FL.
Si tratta di sistemi di staffaggio motorizzati per schermi di dimensioni ridotte (massimo 23”), completamente a scomparsa nel pavimento. Come si evince chiaramente dalla foto, la staffa motorizzata è comprensiva di una cassaforma che contiene il monitor. Il sistema si integra perfettamente in un impianto di domotica, dove la motorizzazione può essere comandata da uno scenario o integrata, come controllo, in un touch screen. |
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Questo prodotto, davvero futuristico, credo farà la soddisfazione di molti architetti ed interior designer, ed, ovviamente, di tutti quanti da tempo cercano un modo per “nascondere” la tecnologia in casa... da non sottovalutare poi l'impatto emotivo...
Luca Ricci |
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La presenza della tecnologia in casa è un dato di fatto, indipendentemente dalle volontà del progettista. Per di più, che ci sia o meno la domotica, poco importa, i classici componenti audio e audiovideo, oltre all'irrinunciabile dotazione di elettrodomestici, determinano di per sé una certa “densità” di componenti elettronici, rispetto ai quali l'approccio estetico può essere sostanzialmente di due tipi: nascondere o mettere in evidenza. Sorvolando sull'ultima possibilità, dove lascio la parola ad architetti ed interior designer, mi soffermo sulle possibilità connesse alla domotica relative al “nascondere”. Il primo aspetto riguarda i componenti audiovideo. Stesso discorso vale per i componenti audio, dove, da un lato, i controlli possono essere delegati a palmari (tipo iPod Touch o iPhone) e touch screen, dall'altro, gli stessi diffusori possono essere sostituiti con modelli a scomparsa totale o con superfici rigide dotate di exciter. In definitiva, è possibile oggi realizzare un'intera residenza in cui tutti i componenti audio e audiovideo siano “invisibili” e pronti ad apparire all'occorrenza. L'altro aspetto importante del rapporto tra domotica, design e tecnologia è la possibilità di abbandonare i classici interruttori con le loro rozze “placchette” per il controllo delle luci e di altri apparati, grazie ad un ampio panorama di tastierini digitali. In ambienti particolarmente grandi poi, il numero di accensioni costringe spesso a dotarsi di cassette con anche più di 6 interruttori in fila, dove, a prescindere dall'impatto estetico, può risultare difficile anche solo ricordare la funzione di ogni tasto. I tastierini digitali risolvono anche quest'inconveniente, consentendoci di comandare da una postazione con non più di 4 tasti anche saloni con venti accensioni e dimmer... tutta un'altra storia! Per quanto riguarda le prese si possono adottare delle soluzioni a scomparsa a pavimento o a parete, in cui queste siano “visibili” solo se necessario. In questo senso penso sia raccomandabile anche l'adozione di un sistema di aspirazione per le pulizie del tipo centralizzato. Purtroppo le notizie sono meno positive sul fronte elettrodomestici, dove dobbiamo affidarci più che altro alle capacità ed al buon gusto dei produttori, pur notando che, in linea di massima, si tratta di un problema limitato alle zone servizi, di per sé meno interessanti per l'architettura complessiva degli interni, o alle cucine, dove alcune note aziende hanno sviluppato soluzioni più che interessanti. Luca Ricci |
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