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Newsletter Febbraio 2013

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RTI SurfIR

Il SURFiR è l'ultimissima novità della RTI, cui è stato conferito anche il premio come miglior prodotto dell'anno da parte del CEDIA negli USA.

A prima vista il SURFiR è un normale telecomando. Anzi, abituati ai telecomandi touch screen, il SURFiR sembra quasi un telecomando tradizionale. Invece del telecomando tradizionale il SURFiR non ha proprio nulla.

rti surfir

In primo luogo non dispone di emettitore IR interno.
Quindi, pur volendo, non può svolgere nessuna delle funzioni di un normale telecomando. Una scelta sicuramente azzardata da parte della RTI e non proprio condivisibile.

Ma serve a lanciare un segnale chiaro ai cliente ed ai system integrator: “questo non è un telecomando”.

Anche se un emettitore IR avrebbe dato un significato diverso al prodotto e allargato i possibili campi di applicazione.
In realtà il SURFiR nasce come prodotto da accoppiare necessariamente ad un tablet iOS o Android.

L'idea è in se molto semplice. Se utilizzo un iPad per controllare il mio sistema home cinema, come faccio a cambiare canale mentre leggo la mia email o mentre vado su facebook? Ecco qui la risposta. Il SURFiR comanda tutti i dispositivi collegati al sistema RTI proprio come farebbe l'iPad. Anzi, segue il cambio delle pagine fatto dal mio tablet.

Insomma se, sul mio iPad, passo dalla schermata con cui si controlla il televisore a quella dedicata al controllo dell'amplificatore anche il SURFiR segue, e controlla l'amplificatore. Il SURFiR è quindi un prodotto strettamente legato ad un sistema di controllo RTI basato su centraline serie XP. Inoltre non ha praticamente alcun senso se non è collegato ad un controllo da tablet.

Quindi va concepito come prodotto di completamento di un sistema di controllo e non come soluzione “stand alone”. La comunicazione con la centralina RTI può avvenire sia via RF433 Mhz che su protocollo ZigBee. La 433 Mhz è evidentemente presente solo per garantire la retrocompatibilità con le vecchie centraline XP dotate di antenna esterna, anche se non ci è chiaro come avvenga in questo modo la comunicazione bidirezionale tra centralina e SURFiR necessaria per seguire il cambio pagina fatto sull'iPad.

Il protocollo ZigBee è una scelta fatta ormai da tempo in RTI, ed è sicuramente una scelta sensata, visto che si tratta di un protocollo nato proprio per la automazione domestica.

Quello che invece lascia perplessi è l'assenza di una comunicazione su rete WiFi. Considerando la frequenza a cui lavora lo ZigBee non è senza dubbio un limite tecnologico.

In RTI hanno deciso che il SURFiR non debba comunicare via WiFi. Forse un tentativo di rendere più “sicuro” il sistema e difendere il meccanismo delle licenze legato alle App per iPad/iPhone/Android. In conclusione direi che il prodotto è sicuramente originale, anzi unico, nel panorama dei sistemi di supervisione e controllo.

E porta con se una filosofia del sistema di supervisione e controllo interessante e rivoluzionaria, in cui il tablet è il fulcro di tutto il sistema di controllo.

Resta da verificare l'utilità nella pratica quotidiana e la stabilità effettiva di funzionamento.
Ma per questo dovrete aspettare che testiamo il prodotto per qualche mese nella nostra show room.

Luca Ricci

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Elettrodomestici e domotica, il caso Wr@p

L'elettrodomestico domotico è forse uno degli argomenti più controversi del nostro settore. Il forno che può essere attivato via internet, il frigo che fa da solo l'ordine quando manca qualcosa o che ci avvisa di prodotti in scadenza, la lavatrice che può essere azionata a distanza via internet, tutti esempi di promesse non mantenute.

L'argomento è controverso perché al di la degli slogan di molte aziende il vero elettrodomestico integrato nel mondo della domotica ancora non esiste sul mercato. Certo non mancano i test e i prototipi, ma dal prototipo alla disponibilità effettiva sul mercato e nelle vostre case passano almeno altri quattro anni.

elettrodomestici gestiti dalla domotica

Il concetto di base dovrebbe essere quello di un elettrodomestico in grado di condividere le informazioni interne con il sistema di domotica. Pensate semplicemente ai vantaggi di disporre di informazioni circa lo stato di un carico. Il sistema di gestione energetica della domotica potrebbe fare molto di più di quanto fa oggigiorno, perché potrebbe intervenire non semplicemente sull'accensione e spegnimento di una presa, ma sul funzionamento stesso del dispositivo.

I limiti allo sviluppo di elettrodomestici intelligenti sono stati, a mio avviso, due: nessun progetto aveva idee concrete su cosa davvero dovesse fare un elettrodomestico integrato nella domotica e nessuno sapeva su quale protocollo di domotica puntare nello sviluppo dei nuovi prodotti.

Il primo problema è di natura culturale. Abbiamo a disposizione tante di quelle opportunità connesse alle nuove tecnologie che non sappiamo in che direzione andare. Oggi, lentamente, si stanno abbandonando gli slogan, come il frigo che fa la spesa da solo, e ci stiamo avvicinando a ipotesi di utilità concreta.

In un prossimo futuro, elettrodomestici in grado di comunicare con il sistema di gestione della casa, consentiranno un livello superiore di risparmio energetico e, soprattutto, di efficienza. I “carichi pesanti”, come la lavatrice o l'asciugatrice, potranno essere avviati automaticamente dalla domotica nei momenti in cui l'energia costa meno, o quando il nostro fotovoltaico sta producendo di più.

I sensori interni di funzionamento potranno darci informazioni utili per la manutenzione e l'uso dell'elettrodomestico. Quando siamo in viaggio il nostro sistema di domotica potrà impostare frigo ed altri elettrodomestici in modalità standby e garantire un minor consumo energetico.

Il secondo problema, quello dell'assenza di un vero standard di comunicazione su cui sviluppare elettrodomestici domotici, sta per essere gradualmente superato.

Il punto è cruciale perché gli elettrodomestici sono un mercato di massa e non è possibile sviluppare prodotti differenti per ciascuno standard di comunicazione a meno di perdere i benefici di economie di scala planetarie.

Agli inizi del 2000, la Indesit, nel tentativo di risolvere la questione, sviluppo un protocollo specifico denominato Wr@p, che doveva servire ai nuovi elettrodomestici a comunicare con i sistemi di domotica attraverso la rete elettrica. La strada era sicuramente quella giusta, perché adottare uno standard di comunicazione qualsiasi, come konnex o LonWork, era impraticabile per gli elettrodomestici. Non è ipotizzabile che un nuovo prodotto possa essere installato solo se in prossimità della presa è stato cablato anche il cavo bus, almeno di tagliare fuori dal mercato tutte le vecchie abitazioni non in corso di ristrutturazione. Quindi la via più semplice è parsa subito quella di utilizzare la corrente elettrica.

Il sistema su power line però ha mostrato nel tempo una certa vulnerabilità. D'altro canto la scarsa diffusione della power line rendeva il sistema Wr@p difficile da integrare in qualsiasi sistema di domotica.

Risultato, dal 2000 ad oggi si sono visti solo prototipi e scene da fiera. L'azienda Wr@p è stata reincorporata nella Indesit, e ad oggi non si è mai visto un elettrodomestico domotico nelle case.

Ma dal 2000 ad oggi le cose sono decisamente cambiate, e la soluzione è più semplice di quello che si pensava. Nella selva dei mille protocolli e sistemi di comunicazione si è affermato un vero standard universale: la rete TCP/Ip, per intenderci quella di internet. Potenziata dallo sviluppo del WiFi, che ha reso accessibile la rete anche a dispositivi non cablati. La rete LAN è diventata la portante di tutto ciò che di tecnologico c'è in una casa. Tutti i sistemi di domotica si sono adeguati, prevedendo interfacce di comunicazione tra il proprio sistema e la rete TCP/Ip. Risultato: nel prossimo futuro vedremo sempre di più elettrodomestici in grado di collegarsi in rete, sopratutto via WiFi. Dapprima la connessione sarà utilizzata prevalentemente per collegare elettrodomestici ad Internet, ma da li alla comunicazione con sistemi di domotica utilizzando la rete come mezzo, il passaggio è davvero breve.

I nostri elettrodomestici saranno in grado di comunicare alla domotica assorbimenti elettrici e modalità di funzionamento, e la domotica potrà incorporare la gestione degli stessi nei propri scenari e nel controllo dell'impianto via Internet.

Un primo esempio di questo percorso è il nuovo frigorifero SAMSUNG RF4289HARS. Si tratta di un frigo di fascia alta dotato di touch screen e di connessione LAN. La connessione è utilizzata per ora solo a scopi di manutenzione e per utilizzare alcuni contenuti in rete. Ma è solo l'inizio. Tra poco i televisori SAMSUNG, che già vanno in rete, saranno in grado di visualizzare stato e funzionamento degli elettrodomestici SAMSUNG in rete.

Ovviamente ben presto tutte queste informazioni saranno disponibili anche via web, ed a quel punto... saranno disponibili anche per un impianto di domotica. Come vedete è solo una questione di tempo...

Luca Ricci

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