Speciale “Scegliere il televisore”

Parte I – Il Contrasto e la Saturazione del colore

Il consiglio che ci viene richiesto più di frequente è senza dubbio quale televisore scegliere.
Ovviamente non avrebbe senso indicare questa o quella marca, anche perché in parte la scelta dipende dai gusti personali.

Vediamo quindi quali sono i criteri oggettivi in base ai quali valutare un televisore. In sintesi la qualità di un'immagine dipende, in ordine di importanza, da:

1. Rapporto di contrasto (Contrast Ratio)
2. Saturazione del colore
3. Colorimetria
4. Risoluzione Ebbene si, la tanto propagandata risoluzione, è solo l'ultimo dei fattori in ordine di importanza. Addirittura, in certe condizioni di installazione, potrebbe risultare irrilevante.

Partiamo dal contrasto, inteso qui come il rapporto, all'interno dell'immagine, tra il punto più luminoso ed il punto più scuro. L'importanza di questo fattore dipende dal fatto che l'occhio è più bravo a percepire la luminosità che il colore. È dotato infatti di circa 120 milioni di cellule (i bastoncelli) sensibili alla luce, e “solo” 6 milioni di cellule (i coni) dedicati al colore. Il cervello riceve, in ogni istante, due immagini in contemporanea, una in bianco e nero ed una a colori.

In un bel prato verde, l'informazione del colore è sempre la stessa (verde), mentre quella sulla luminosità determina le varie sfumature che ci fanno percepire le foglie. Purtroppo la misura del contrasto è tutt'altro che standard.
Il metodo di misura standard ANSI divide lo schermo in una scacchiera di quadrati bianchi e neri (16x9), e misura la differenza di luminosità tra le aree bianche e quelle nere. Ma non è l'unico metodo.
Per esaltare i propri monitor alcuni produttori utilizzano il metodo “Full on - Full off”. Quindi misurano la differenza tra schermo tutto bianco e schermo tutto nero.
Il risultato sarà un numero nettamente superiore a quello che viene fuori con il metodo ANSI. Al di la dei numeri dichiarati nelle schede tecniche, è importante testare direttamente il televisore.

Per farvi un'idea del rapporto di contrasto prestate attenzione alle immagini scure e alla capacità del monitor di mantenerne i dettagli, così come ai passaggi tra immagini scure e immagini molto luminose.
Riuscite a vedere le venature di una foglia in un'immagine notturna oppure i dettagli di scuri in una strada illuminata? Nei nuovissimi schermi OLED il rapporto di contrasto può essere virtualmente infinito, perché i pixel nelle aree scure possono essere effettivamente spenti. In questo caso è ancora più importante l'osservazione diretta.
Il contrasto è fortemente influenzato dalle condizioni ambientali in cui viene utilizzato il televisore.
La luminosità ambientale riduce il contrasto appiattendo l'immagine. Pensate quindi anche all'uso effettivo che dovrete fare del televisore.

Un tv da installare in cucina dovrà essere molto luminoso, mentre un home cinema potrà privilegiare altri aspetti.
Il secondo fattore, in ordine di importanza, è la saturazione di colore.

Potete pensarla come la quantità di colore presente in un'immagine. Per intenderci, se togliamo completamente colore ad un'immagine diventerà in scala di grigi. Di contro un colore molto saturo risulta vivido e brillante. Possiamo valutare la saturazione di colore del nostro tv prendendo come riferimento un volto umano.

Con una bassa saturazione, il colore della pelle apparirà smorto, pallido.
Con una saturazione eccessiva apparirà come abbronzato e innaturale.

È importante che il televisore sia in grado di gestire correttamente la saturazione in tutte le condizioni, altrimenti il risultato sarà una immagine innaturale e un'esperienza di visione sgradevole.

Nella prossima Newsletter affronteremo gli altri due argomenti: Colorimetria e Risoluzione

Luca Ricci

Speciale “Apple TV”

Le novità della Apple TV migliore di sempre

Restiamo in tema tv e parliamo della nuova generazione di Apple TV. Molte le novità dal punto di vista hardware, in primis, un processore A8 a 64bit. Un bel motore, in grado di farci godere a pieno film in HD e tutto lo streaming video.

La nuova televisione digitale è soprattutto una televisione in streaming. Netflix è già visibile su Apple TV, ma a questa si aggiungono decine di altri servizi, tutti accompagnati dalle loro App già studiate per il nuovo sistema operativo iOS.

In questo contesto la AppleTV diventa il nuovo decoder universale per le nostre case.

La vera rivoluzione però è nel telecomando. La comunicazione con la Apple TV è in blutooth, quindi nessuna necessità di puntarlo. Non ci sono tasti per gestire il cursore, ma una superficie touch, con cui l'interazione diventa semplice e naturale.
Il nuovo “remote” è dotato anche di giroscopio e accellerometro, strumenti che lo trasformano in una vero game controller.

Ed i giochi sono forse la novità più importante dal punto di vista applicativo.
Con un hardware così ed una nuova piattaforma (METAL) disponibile per gli sviluppatori di videogiochi, c'è da aspettarsi una evoluzione della AppleTV verso la game console.
Probabilmente non avremo nel breve il catalogo di giochi di una XBOX o di una PlayStation, ma di sicuro è un primo passo. Insomma la XBOX è sempre più un player multimediale in grado di fare concorrenza a AppleTV e viceversa la Apple TV si trasforma gradualmente in una console, con un nuovo telecomando dinamico e un motore in grado di “reggere” la grafica dei videogiochi di ultimissima generazione.

Pur nella continuità logica e funzionale con le precedenti versioni, la nuova Apple TV è strategicamente un prodotto tutto nuovo, che amplia notevolmente il campo di azione di Apple e ne segna l'ingresso in un mercato tutto nuovo.

Luca Ricci

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