Android Tv

Per chi non ne ha ancora sentito parlare, le Android TV sono nuovi dispositivi informatici caratterizzati da dimensioni ridotte, a volte poco più grandi di una “chiavetta” USB, dotati di connessione video HDMI ed equipaggiati con il sistema operativo Android.

Una volta collegato questo piccolo mostriciattolo informatico, il vostro televisore sarà improvvisamente in grado di navigare in internet, riprodurre contenuti audio e video presenti nella vostra rete domestica o riprodurre film direttamente in streaming dal web. Insomma, il televisore si trasforma in una moderna smart tv.... solo più performante. Perché, mentre le smart tv hanno dei limiti, soprattutto in termini di memoria disponibile e di servizi internet a cui sono collegate, il vostro Android TV è (quasi) illimitatamente espandibile e può essere aggiornato e collegato praticamente a qualsiasi sito che offre contenuti multimediali on line.

Ciliegina sulla torta, per rendere davvero fruibile la vostra nuova Android TV, sarà il telecomando Air Mouse. Come sarebbe possibile infatti utilizzare davvero tutte queste funzioni senza un mouse ed una tastiera? D'altro canto, utilizzare mouse e tastiera tradizionali, anche se wireless, stando rilassati sul divano non è certo confortevole. L'Air mouse è la soluzione. Da un lato è tastiera da PC, dall'altro ha le classiche funzioni di un telecomando. E per il mouse? Semplice, basterà muovere il telecomando nell'aria per gestire il cursore sullo schermo. Un po' come avviene per la Nintendo Wii.

Un dispositivo Android TV ha un costo davvero contenuto, meno di 100€, merito del software gratuito e dell'hardware semplice e diffusissimo (i box e le smartkey android tv usano lo stesso processore dei tablet). Quindi ci sono tutti i presupposti per una diffusione su larghissima scala di questo prodotto. E dalla Cina sembrano già pronti a riversare sul mercato tonnellate di tv box android a prezzi stracciati. Quindi prepariamoci all'invasione.

Le conseguenze della diffusione su larga scala del primo prodotto davvero “smart tv”, saranno notevoli.

Le stesse abitudini di vita saranno, per l'ennesima volta dall'inizio dell'era informatica, profondamente modificate. Il televisore diviene uno strumento per interagire a 360° con il proprio mondo digitale, tornando a fare concorrenza a smartphone e tablet nell'uso domestico. Le nuove web tv avranno finalmente uno strumento hardware in grado di supportare la propria diffusione. Le emittenti televisive tradizionali, la cui leadership già vacillava, dovranno profondamente rinnovarsi.

Anche nel modo del custom audio-video molte cose cambieranno. I costosi sistemi di distribuzione basti su matrici, oggi utilizzati per distribuire la tv satellitare nei vari televisori di casa, perderanno ulteriormente attrattività, anche nel residenziale lusso. Sistemi blasonati come Kaleidescape o iMerge dovranno trovare nuovi modi di giustificare la propria ragione di esistere ed il proprio costo.

Andoird, nato per battere l'Apple sul terreno degli smartphone e tablet, troverà forse il suo trionfo completo nel mondo della smart tv. Ancora una volta informatica e telecomunicazioni sono pronte per una nuova rivoluzione.

Luca Ricci

Interactive Home

La Interactive Home è l'evoluzione dei concetti di domotica, internet e multimedialità integrati tra loro. Un ambiente in grado non solo di comunicare ed adattarsi alle esigenze dei propri abitanti, ma di metterli in comunicazione, in modo automatico, con l'ambiente esterno.

In un tempo medio-lungo, tutti i dispositivi domestici saranno connessi in rete, dalla lavatrice, al forno, dalla videocitofonia, ai televisori. La domotica sarà solo uno dei tasselli della casa interattiva, e la rete internet il luogo dove tutto questo trova la propria sintesi. L'esperienza quotidiana di vivere in un ambiente del genere è solo intuibile.

Tutto questo è già virtualmente possibile, ma perché possa tradursi in realtà è necessario che alcune innovazioni si diffondano diventando parte integrante di tutte le abitazioni.
In primo luogo la rete internet, che dovrà garantire una larghezza di banda oggi raggiungibile solo con una capillare diffusione della fibra ottica. Poi la domotica, che dovrà entrare in tutte le case, costituendo la spina dorsale digitale di tutti i sistemi domestici. Infine gli elettrodomestici, che dovranno disporre, tutti, di connessioni internet ed essere supportati dallo sviluppo di appositi software per la gestione.

In realtà tutti i tasselli che comporranno il puzzle della casa interattiva, sono già in evoluzione.
In Italia, ed ancor più in altri paesi post-industrializzati, la diffusione della fibra ottica e della larga banda cresce a ritmi vertiginosi. La nascita di hardware e software leggeri e a basso costo, come l'esempio dell'Android tv, faciliterà il lavoro delle grandi multinazionali dell'elettrico.

Ma l'elemento che più di ogni altro darà benzina a questo processo di innovazione sarà il cambiamento culturale di massa. L'esistenza di un pubblico sempre più vasto, per il quale la tecnologia e la connettività è parte costante ed imprescindibile della propria vita.

Non ci resta quindi che stare a guardare, mentre passo dopo passo, dalla domotica alle smart tv, le nostre case si trasformano, incamminandosi verso un unico sistema integrale digitale: la casa interattiva.

Luca Ricci

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