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Newsletter Marzo 2012

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domotia clichomeColan Multiroom System

Il mondo del multiroom audiovideo è da anni dominato da due grandi nomi, entrambi made in USA: Kaleidescape e iMerge. Si tratta di sistemi super stabili, affidabili e curati in ogni minimo dettaglio. Dall'hardware al software tutto è sviluppato appositamente per lo scopo: creare un sistema multiroom audiovideo praticamente perfetto. L'indubbia qualità di questi sistemi viene comunque fatta pagare a caro prezzo, se si considera che un server della Kaleidescape supera i 12'000€!

Lo sviluppo di piattaforme per la condivisione audiovideo come il DLNA, l'evoluzione delle performance dei prodotti di derivazione informatica, soprattutto per quanto riguarda la velocità dello streaming in rete e la qualità delle schede grafiche, ha fatto sorgere ormai da tempo il dubbio che questi sistemi fossero superati e che un “normale” media center potesse ben assolvere al ruolo di player per un sistema multiroom audiovideo.

Colan Multiroom

La realtà è però che il media center non ha raggiunto l'affidabilità e le performance dei sistemi dedicati come il kaleidescape o iMerge (cito sempre i più noti e blasonati, ma ovviamente ce ne sono altri), e non è altrettanto semplice da usare per il cliente finale né completamente integrabile in un sistema di supervisione come AMX, Crestron o RTI.

È proprio in questo spazio vuoto tra i nomi storici dell'audiovideo multiroom e una rete di media center che si colloca il sistema Colan, sviluppato e prodotto integralmente in Italia.

Colan è realizzato con componenti di derivazione informatica, ma di altissima qualità. È composto sostanzialmente da un server in grado di “rippare” i DVD e BluRay (per rippare si intende l'operazione, comodissima per il cliente finale, di inserire il DVD, e la macchina provvede a copiarlo automaticamente nella memoria centrale), e da una serie di player in grado di riprodurre in rete i contenuti del server.

Il server di Colan può supportare hard disk RAID (quindi con elevata sicurezza contro l'improvvisa perdita di dati) fino a 4Tb. L'ultima versione di server e player consente anche la riproduzione di BluRay e contenuti 3D.

E per il controllo? Bhé la schermata di controllo a video del player e del server è semplice ed intuitiva, un po' stile Kaleidescape. Il sistema importa dal DVD anche le copertine e tutte le informazioni addizionali, per cui navigare tra le cover dei vari DVD in memoria e leggere autori, attori e trama è un vero piacere. Ma la cosa forse più entusiasmane è il controllo da iPad/iPhone, che “ammortizza” un po' la mancanza di integrazione nel sistema di supervisione domotico, anche se, sul punto, si stanno facendo progressi ed è già disponibile l'integrazione con Crestron, AMX e Control4.

Insomma un bel sistemino, non di “lusso” come il Kaleidescape, ma in grado di erodere dal basso molte più quote di mercato di quanto i vecchi nomi possano immaginare... ed un giusto compromesso tra un semplice media center (che il più delle volte resta inutilizzato perché lento e complesso), ed un sistema più blasonato (ma dal costo a volte proibitivo).

Luca Ricci

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Glass Touch ControlTronic vs Zennio ZAS

Germania contro Spagna. La nazione leader del konnex in Europa e nel mondo, contro la nazione mediterranea che più di ogni altra ha investito nella domotica konnex. È questo l'oggetto del nostro confronto di oggi. Prendendo spunto dal mercato sempre più effervescente dei tastierini di design, che, grazie all'avvento dell'iPad, hanno preso il posto del touch screen come prodotto simbolo della domotica, confrontiamo i nuovissimi GlassTouch della ControlTronic, tedesca, con i già pubblicati ZAS della Zennio.

Zennio - controltronic

Partiamo dalle funzioni. Le funzioni disponibili dai pulsanti sono più o meno le stesse. I tasti dello Zennio sono in tutto 8, mentre per il ControlTronic sono disponibili tastierini dai 2 ai 12 tasti. Meglio, visto che non sempre si sa bene cosa fare con i ben 8 tasti dello Zennio ed è utile potersi adattare effettivamente alle esigenze dell'ambiente da controllare. Entrambi i prodotti sono dotati di alcune funzioni aggiuntive come termostato e ricevitore IR, ma per il GlassTouch si tratta di optional, mentre per lo Zennio sono funzioni sempre integrate nel dispositivo. Prerogativa invece del ZAS è il display LCD, con la visualizzazione sia delle funzioni connesse ai vari tasti, sia di temperatura ambiente, o altre funzioni aggiuntive... davvero utile, specie per quando dobbiamo ricordarci la funzione di ogni singolo tasto. Oltre all'impagabile display di cui è dotato, lo ZAS dispone inoltre di due ingressi per contatti ausiliari, che possono essere utilizzati per le più disparate applicazioni e che “tornano sempre utili”. Insomma per quanto riguarda le funzioni direi che lo ZAS è molto più completo, mentre il GlassTouch di ControlTronic è in sostanza un tastierino evoluto. Uno a zero per Zennio!

La tecnologia di funzionamento è nettamente differente. Lo ZAS non è un vero e proprio touch, i tasti si “spingono” davvero, anche se l'escursione meccanica è talmente insignificante che la sensazione fisica è “quasi” quella di sfiorare un touch. Nel caso del ControlTronic invece si tratta di un vero touch, anche se la sensibilità sembra sia stata ridotta in fabbrica intenzionalmente. L'area sensibile è individuata dal quadrato retroilluminato a LED, che ne caratterizza anche il design. Insomma uno pari!

Caratteristica invece davvero unica del ControlTronic è il sensore di luminosità ambientale, con il quale poter eventualmente impostare la luminosità dei led di retroilluminazione, che sono dimmerabili e cambiano intensità al tocco. Funzione accattivante, ma solo la pratica saprà dirci se è utile davvero.

Per quanto riguarda qualità di finiture e design ci troviamo difronte a due prodotti estremamente curati. Il ControlTronic è un po' più flessibile, in quanto può essere ordinato sia quadrato che rettangolare. Altro aspetto importante è l'integrazione con le prese. ContrlTronic dispone infatti di tutta la serie di placche coordinate ai tastierini per installazione elettrica, mentre per Zennio l'integrazione è un po' fai da te, utilizzando placchette in qualche modo simili o “non in contrasto” con il tastierino. Per il resto naturalmente vale il gusto personale o dell'interior designer di riferimento, ma direi 2 a 1 per ControlTronic.

Ultimo terreno di scontro che non si può dimenticare è, naturalmente, il prezzo.

Lo ZAS della Zennio è a listino italiano ad € 290,00 + IVA , a cui, al massimo, si deve aggiungere il costo del telecomando integrato. Il ControlTronic da 9 tasti (per prendere un equivalente) con termostato ambiente è a listino a € 299,000 + IVA. Nel confrontare i prezzi bisogna tener conto che lo ZAS svolge in sostanza più funzioni del ControlTronic, anche a parità di tasti, grazie al menù scorrevole ed al display. Quindi, anche se di poco... 2 pari!

Controltronic

Direi che lo Zennio resta un prodotto più di contenuto, con caratteristiche da vero “room control”, quindi quasi un piccolo touch, mentre il ControlTronic GlassTouch punta più sul design, mentre per funzioni è “solo” un tastierino integrato. Insomma come sempre dipende dalle esigenze del cliente e dalle preferenze dell'interior designer.

Luca Ricci

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