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Newsletter Novembre 2013 |
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Touch Screen RTI KX2
Il KX2 è l'ultima novità con cui l'americana RTI rinnova completamente la gamma di prodotti touch screen da installazione. Insieme al fratello maggiore KX7, questo piccolo touch screen di appena 3,5”, rappresenta la nuova filosofia RTI. Prodotti semplici da installare e cablare, grazie all'adozione del PowerOverEthernet, in altre parole un solo cavo UTP per tutto, alimentazione e collegamento dati. Se le semplificazioni nell'installazione piacciono soprattutto all'elettricista, il nuovo design e la collaudata grafica RTI, colpiscono al cuore l'utente finale. Interessante nel KX2 anche l'aggiunta di tasti fisici serigrafati. La possibilità di avere sempre immediatamente disponibili alcune funzioni, come le luci della stanza o il termostato, rendono possibile l'utilizzo del KX2 come unico room control, senza necessità di aggiungere altri comandi. Utile anche l'uscita di controllo ad infrarossi incorporata. Già ci vedo collegata l'aria condizionata di ogni stanza, senza necessità di altri componenti. Tutto in uno. Ma il vero “colpo di genio” è stato il sensore di prossimità incorporato. Il touch semplicemente si accende quando qualcuno si avvicina, e poi torna in standby. Un dispositivo pieno di contenuti e che verrà proposto sul mercato ad un prezzo ragionevole. Luca Ricci |
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Il nuovo BluRay Maggiore è la definizione ed in genere la qualità, maggiore è la dimensione, in termini di memoria occupata, dei file multimediali. E così, un film che in bassa definizione occupava solo 4Gb di memoria, in full HD necessita di ben 25Gb. Di conseguenza i supporti fisici su cui questi contenuti sono memorizzati devono essere sempre più capienti. Per supportare i film in HD si è passati ad un nuovo disco, il BluRay sviluppato da Sony ed a nuovi lettori multimediali, in grado di “leggere” il BluRay. Ma la questione della capacità di memoria è solo uno degli aspetti di un supporto ottico (CD, DVD e BluRay). Un secondo aspetto, che va di pari passo con la memoria disponibile, è la velocità di lettura. La tecnologia di supporto deve essere in grado di leggere i dati e trasferirli al TV, ed il tutto deve avvenire senza che l'occhio umano possa accorgersene. Se ci pensate bene è quasi magia. Ogni immagine di un televisore HD, letta su di un supporto BluRay è composta da ben 2'073'600 di punti. Se il valore in termini di colore di ciascun pixel (la profondità di colore) è espresso da 16 bit (e non è il massimo esistente sul mercato), una singola immagine è composta da circa 33 milioni di bit. Tutto questo non basta. Oltre all'immane flusso di dati necessario per comporre l'immagine in alta definizione (e ricordiamo che oltre all'immagine deve essere trasmesso anche l'audio), c'è la crittografia. Il contenuto deve essere “protetto” per evitare atti di pirateria (che naturalmente si verificano puntuali indipendentemente dalle precauzioni prese). Ma la tecnologia certo non si ferma e dopo l'HD, diventato ormai di uso comune, si profila all'orizzonte l'ultaHD. Già oggi sono proposti sul mercato televisori in grado di riprodurre immagini pari a 4 volte l'alta definizione. L'intento è raggiungere un realismo totale nella riproduzione e regalarci un'esperienza di intrattenimento sempre più “vera”. Ma per ora i contenuti UltraHD sono pochi e non esiste ancora un supporto (ottico) in grado di veicolare questo formato. È necessario sviluppare un nuovo supporto ottico in grado di contenere filmati UltraHD, che vada a sostituire l'attuale BluRay. Per supportare nuovi formati, senza dover abbandonare di punto in bianco la tecnologia BluRay (ed avere il tempo di ammortizzare i costi di sviluppo che sono stati necessari), il prossimo passo sarà probabilmente la realizzazione di nuovi dischi BluRay a triplo strato da 100Gb (contro i 25Gb attuali). Consapevoli però che la diffusione dei contenuti UltaHD richiederà più di 100Gb, Sony e Panasonic si sono accordati per lanciare entro il 2015 un nuovo supporto in grado di “reggere” almeno 300Gb. Un UltraHD Disk che soppianterà nel tempo il BluRay… e ci costringerà nuovamente a cambiare lettore e televisore. La tecnologia c'è già, si tratta di renderla commercializzabile e creare uno standard di riferimento. Luca Ricci |
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