Domotica e Sistemi
Videocitofonia IP
La videocitofonia era l'ultimo dei sistemi domestici a non essere stato travolto dalla rivoluzione tecnologica informatica.
Oggi non è più così. Dopo un primo periodo di test e soluzioni più o meno sperimentali, la videocitofonia IP è pronta per la sua applicazione. Il principio di base è molto semplice.
La chiamata citofonica viene trasformata in una telefonata VoIp su rete. Qualcosa di molto simile ad una chiamata sulla ben nota piattaforma Skype. Il flusso video viene invece trasferito sulla rete con diversi protocolli di compressione video, come si trattasse di una comunissima webcam.
I posti esterni videocitofonici (per intenderci quelli fuori al palazzo) sono dei telefoni VoIp collegati alla rete LAN interna. Nella maggior parte dei casi il sistema deve essere completato con un centralino VoIp (il protocollo più diffuso si chiama, ironia della sorte per noi italiani, SIP) che inoltra la chiamata dal posto esterno all'interno specificato.
I posti interni (cioè i videocitofoni di casa) sono a loro volta dei telefoni VoIp. Naturalmente posto interno e posto esterno devono essere in grado anche di scambiare semplici comandi, come l'apertura della porta o del cancello.
A prima vista può essere difficile comprendere a pieno i vantaggi di un sistema del genere, ma se la tecnologia si dimostrasse pronta ed affidabile, sarebbe una micro rivoluzione di settore.
Un sistema di videocitofonia su IP è infinitamente scalabile. Posti interni possono essere aggiunti in qualsiasi momento semplicemente collegandoli alla rete e posso essere anche virtuali, come un telefono VoIp o un PC. Lo stesso discorso vale per i posti esterni.
I sistemi possono prevedere funzioni intercom complesse e sempre modificabili, semplicemente intervenendo a livello software. Sarebbe possibile ad esempio, in un complesso residenziale, creare una funzione intercom tra garage e appartamento al momento effettivo della vendita (momento in cui si conosce l'effettiva assegnazione dei garage agli appartamenti).
SmartPhone e tablet, con l'opportuna App, possono diventare i punti da cui rispondiamo al videocitofono sia in casa che in qualsiasi parte del mondo. Edifici posti in luoghi fisicamente lontani possono essere collegati allo stesso sistema videocifonico.
Nella builiding automation significa poter creare posti di portineria centralizzati anche per edifici posti agli angoli opposti del mondo. Per chi si occupa di domotica, la diffusione della videocitofonia su IP, significa la possibilità di integrare il sistema videocitofonico in modo completo, utilizzando i touch screen e i tablet anche come videocitofoni.
Di sicuro il principale limite all'immediata diffusione di sistemi di videocitofonia IP è il fatto che nel nostro paese le nuove costruzioni scarseggiano, e pochi saranno i condomini disposti a rifare il proprio impianto per adeguarsi alle nuove tecnologie.
D'altro canto anche tra gli addetti al settore, la videocitofonia su IP ha un passato difficile che ha alimentato un sano scetticismo.
In ogni caso, come sempre, l'evoluzione è inevitabile, e la convergenza verso la rete è un fatto, resta solo da vedere quanto tempo ci vorrà per assistere alla completa scomparsa del vecchio citofono.
Luca Ricci |