Se non riesci a visualizzare questa e-mail clicca qui
ClicHome
Domotica Facebook

 

Newsletter Febbraio 2011

domotica ClicHome
domotia clichomeZENNIO Z38i

Un piccolo touch screen in ogni stanza, ecco la casa domotica oggi. Non più touch da 10” o 15” che superano i 2'000€ di costo, ma piccoli display touch screen, con un numero di comandi ridotto e soprattutto con un costo contenuto entro i 500€. Per distinguerli dai loro fratelli maggiori, questi piccoli touch, vengono generalmente definiti room control, e rappresentano l'ultima frontiera nel campo della domotica.

Zennio Z38i

Un room control ideale, a differenza di un touch screen, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
  • costo basso;
  • rapidità di consultazione e navigazione nel menù;
  • possibilità di controllo di tutte le funzioni di domotica, indipendentemente dalla collocazione nell'impianto;
  • dimensioni contenute (diciamo tra i 3 ed i 4”).
Lo Zennio Z38i è un room control basato su Konnex, che risponde egregiamente a tutte le caratteristiche su menzionate.
In primo luogo il costo a listino (300€) è paragonabile a quello di un tastierino evoluto, in particolare se si tiene contro che lo Z38i incorpora un termostato ambiente Konnex.

Il menù di navigazione è semplice ed intuitivo, ovviamente personalizzabile sulle esigenze del cliente. La risoluzione è sufficiente allo scopo, così come la retroilluminazione. La comunicazione con il bus Konnex avviene grazie alla BCU integrata, senza interfacce e, quindi, senza alcun rallentamento nell'esecuzione.

La dimensione di 3,8” è veramente ideale. Né troppo piccolo né troppo grande. Mentre le possibilità di controllo sono praticamente illimitate, con 6 schermate da 6 funzioni l'una oltre alla home page.

Ma le doti di questo piccolo room control, ovviamente con navigazione touch screen, non si fermano qui. Ciascun display Zennio Z38i, dispone di ben 4 ingressi per contatti normalmente aperti. Inoltre lo Zennio Z38i può essere dotato di telecomando (optional a soli 30€) per il controllo remoto delle funzioni in esso programmate.

Fatti due conti, l'adozione dello Z38i consente non solo di dare al cliente un piccolo touch screen per il controllo dell'impianto di domotica in ogni stanza al prezzo di un normale tastierino, ma anche di risparmiare su interfacce contatti, termostato ambiente e telecomando IR. Il comfort quindi di un touch screen in ogni stanza affiancato al prezzo di un comune tastierino domotico.

Unica nota negativa lo schermo in bianco e nero. Pur non inficiando sulle caratteristiche tecniche, il bianco e nero sa un po' di vecchio, quasi fosse un pezzo riciclato da un impianto di domotica di una decina di anni fa. Una scelta controcorrente, quella di Zennio, sicuramente dettata dall'intenzione, tra l'altro riuscita, di contenere i costi. Attendiamo fiduciosi la versione a colori, che, forse con un contenuto aumento di costo, porterà questo splendido prodotto nel 2011.

Nel frattempo Zennio ci fa intuire una nuova via per la casa domotica, con l'iPad a fare da touch screen portatile di maggiori dimensioni, ed il piccolo iZ38 che ci concede la comodità ed il lusso di un vero touch screen in ogni stanza... o meglio il nostro room control.

domotica ClicHome

domotica a confronto clichomeDomotica MyHome - BTicino

MyHome Bticino logo

Il sistema MyHome di bTicino è forse uno dei più diffusi in Italia. Ben commercializzato attraverso i distributori di materiale elettrico, per anni è stato il modo in cui molti installatori elettrici sono entrare nel mondo della domotica.

Nato dal protocollo proprietario di bTicino denominato SCS, si è sviluppato dai suoi primordi fino a diventare un sistema di domotica completo, in grado di soddisfare tutte le esigenze dell'utente medio.

Nonostante gli indubbi passi in avanti fatti dalla sua prima comparsa sul mercato, il MyHome resta un sistema dalle potenzialità comunque limitate, benché semplice, efficace e di facile reperibilità sul mercato.

Alcune funzioni, come la diffusione sonora e l'allarme antintrusione, sono decisamente vecchiotte e non hanno subito upgrade significativi negli ultimi 5-6 anni.

Nonostante gli upgrade continui, ed una parziale apertura tramite un protocollo di comunicazione chiamato open web net, il MyHome resta un protocollo chiuso. Quindi, banalmente, se il vostro impianto di domotica dovrà controllare componenti non prodotti da bTicino, dovrete scartare la possibilità di adottare MyHome.

Per lo stesso motivo il MyHome non è una soluzione ideale per alberghi, uffici ed in genere nell'industriale e terziario avanzato. In sostanza siamo difronte ad un sistema nato e sviluppato per la Home Automation (il nome MyHome la dice lunga) e non per la Building Automation.

A fronte dei sui limiti strutturali, il MyHome è un sistema mediamente più economico dei suoi concorrenti diretti e può vantare un'estetica molto ben riuscita.

In definitiva il MyHome è un sistema da prendere sicuramente in considerazione quando si è in procinto di scegliere il proprio impianto di domotica, ma richiede una attenta valutazione di quelle che sono le proprie esigenze attuali e future, per verificare che il MyHome sia effettivamente in grado di soddisfarle.

DESCRIZIONE DEL SISTEMA:

La prima caratteristiche che salta agli occhi quando ci si accosta al MyHome è la possibilità di installarlo e configurarlo senza necessità di un PC o di un tool di programmazione. Tutti i componenti infatti possono essere configurati semplicemente tramite delle resistenze calibrate da collocare a seconda dell'indirizzo e della funzione che si vuole dare al dispositivo. Inizialmente questo sistema di programmazione un po' grezzo, ma indubbiamente semplice, era il solo ammesso. Negli ultimi anni, la bTicino ha introdotto anche la configurazione virtuale, cioè tramite un PC connesso all'impianto di domotica SCS tramite un gateway LAN (nel sistema MyHome ce ne sono due: l'MH200 e l'F453AV). Lo scopo di questa doppia programmazione è evidentemente quello di mettere il normale elettricista in grado di attivare subito l'impianto installato, lasciando poi al system integrator il compito di realizzare la parte di programmazione evoluta.

Il MyHome è un sistema su cavo bus a 2 fili twistato. Esistono anche dei componenti ad onde radio, ma devono essere considerati come una possibile estensione di un impianto filare in punti dove non è possibile arrivare con un cavo bus. L'intelligenza dell'impianto è distribuita, quindi ogni componente dispone della sua memoria di funzionamento, senza necessità di una apposita centralina.

I dispositivi di controllo sono il punto forte del MyHome. L'estetica è decisamente ben riuscita, sia per quanto riguarda la linea AXOLUTE (che ormai è diventata un riferimento di mercato), sia per la più evoluta Whice & Nighter, tastierini in vetro bianco o nero completamente a sfioro. Tutta la serie civile (prese di vario tipo, interruttori, etc.) è perfettamente integrata esteticamente con i tastierini di controllo dell'impianto di domotica, così come come ogni componente del sistema MyHome, termostati, ricevitori per telecomandi e perfino i touch screen, sono realizzati con la stessa estetica dei tastierini. Fattore, questo, decisamente gradito al committente ed all'interior designer.

La struttura bus del MyHome è meno semplice di quello che ci si potrebbe aspettare da un sistema entry level. In primo luogo nel MyHome i bus vengono separati da un punto di vista funzionale. Semplificando, in un appartamento MyHome ci sono generalmente 3 bus funzionalmente separati: il bus domotica, il bus antintrusione ed il bus multimediale (videocitofonia, videosorveglianza e diffusione sonora). Naturalmente il bus che ci interessa più da vicino è quello della domotica su cui sono collegati i componenti che gestiscono luci, automazioni e clima. Su questo bus (escludendo il problema dell'alimentazione) possono essere collegati massimo 81 componenti relativi al controllo luci e automazioni, e fino a 99 zone clima con relative sonde ed attuatori. Ovviamente 81 componenti sono davvero pochi, per cui la BTicino ha successivamente introdotto la possibilità di aggiungere più di una linea bus, collegandole poi tra loro attraverso un'interfaccia SCS-SCS. Si viene a creare così una linea bus di montante, detto bus 0, ed una serie di bus di campo identificati dall'indirizzo attribuito dall'interfaccia SCS. L'interfacciamento è di per se semplice, ma la comunicazione poi tra i componenti posti su bus diversi non è così immediata e soprattutto non è possibile con qualsiasi tipo di componente.

Il catalogo prodotti MyHome è uno dei più completi sul mercato. Forse proprio la consapevolezza di non poter dialogare con nessun componente esterno ha spinto a creare un catalogo tanto ampio da soddisfare tutte le esigenze del cliente. Da sottolineare che il MyHome è l'unico esempio di integrazione tra domotica e videocitofonia davvero riuscito.

La programmabilità è la nota dolente del MyHome. Il MyHome in sostanza non viene programmato ma semplicemente configurato. Ogni componente viene realizzato in fabbrica per svolgere delle funzioni specifiche. All'installatore non resta che scegliere il componente giusto e poi configurarlo per funzionare sullo specifico impianto realizzato. Ovviamente questo procedimento, se da un lato semplifica molto l'installazione, dall'altro rende il MyHome estremamente rigido. Qualcosa di non previsto da Bticino semplicemente non può essere fatto. Questo limite è stato poi parzialmente superato con la programmazione virtuale e l'introduzione del server MH200. Attraverso l'MH200, che può essere programmato via rete LAN, le funzioni più evolute possono essere memorizzate e poi richiamate dai singoli pulsanti. E' stato un notevole passo in avanti che ha portato il MyHome ad un nuovo livello. Indipendentemente dalle vostre intenzioni iniziali è quindi sempre il caso di dotare un impianto MyHome di un server scenari e poi assicurarsi la collaborazione di un professionista per la relativa programmazione. L'unico inconveniente è che userete talmente tanto l'MH200 che nel giro di un mese tutte le funzioni della casa saranno gestite da quest'ultimo, trasformando il MyHome in un sistema di domotica centralizzato.

La gamma dei touch screen è oggi abbastanza completa. Bticino propone 3 modelli : da 4”; da 10” ed uno da 15”. Ma in realtà l'unico vero touch è quello da 15”. Il touch da 10” è una sorta di videocitofono evoluto. Il touch da 4” è il modello storico del MyHome, a catalogo, nella versione in bianco e nero, fin dagli esordi. Il touch da 4” è un ottimo prodotto, efficace e stabile, da inserire sempre nel proprio impianto MyHome. Di recente è state sviluppate anche diverse applicazioni per il controllo da iPhone e iPad. L'App che preferisco è la iMyHome.

VALUTAZIONE:

Punteggi:
1= insufficiente o assente; 2= mediocre; 3= sufficiente; 4= buono; 5= eccellente

LIVELLO DI INTEGRAZIONE

Integrazione My Home - Bticino

COSTO
Ottimo rapporto qualità prezzo.
Giudizio= Costo contenuto.

AFFIDABILITÀ
I componenti sono di qualità. L'intelligenza è distribuita.
Voto Affidabilità = 4

FLESSIBILITÀ DI PROGRAMMAZIONE ED ESPANDIBILITÀ
La programmazione è molto limitata. Con l'aiuto dell'MH200 si possono migliorare notevolmente le prestazioni del sistema, ma l'intelligenza del sistema diventa centralizzata.
Voto Flessibilità = 2

L'espandibilità futura è limitata. Il numero dei componenti è vincolato il che potrebbe comportare la necessità in caso di upgrade di aggiungere una nuova linea bus. Le funzioni sono comunque legate a BTicino.
Voto Espandibilità = 2

AMBITO ELETTIVO DI APPLICAZIONE
MyHome nasce per l'automazione domestica. Ottimo come sistema entry level. L'audio e l'audiovideo è da considerare separatamente.

LA PAGELLA DI MYHOME - BTICINO

LA PAGELLA DI MYHOME - BTICINO

Luca Ricci

Condividi

domotica ClicHome
Contattaci per un preventivo personalizzato
oppure clicca qui per richiedere un preventivo on-line.

domotica ClicHome


ClicHome è un marchio ClicSystem di Luca Ricci | Tel: +39 081 823 49 63 |
E-mail info@clichome.it
www.clichome.it


Per non ricevere più comunicazioni da ClicHome inviare una e.mail a marketing@clichome.it